Con riferimento al testo, rispondi alla seguente domanda.
Inquadrata nell’ampio e articolato lavoro di ricerca sulle origini e il significato della tragedia greca, svolto da Nietzsche nei primi tre anni del suo soggiorno a Basilea, La nascita della tragedia rappresenta un punto di arrivo, per quanto ancora provvisorio, piu' che un esordio, nel percorso di indagine del filosofo. Di conseguenza, anche a dispetto della dura autocritica formulata dallo stesso autore quattordici anni piu' tardi, cio' che e' scritto nell’opera pubblicata nel 1872, soprattutto per quanto riguarda cio' che e' indicato nel sottotitolo apposto all’edizione del 1886, vale a dire Grecita' e pessimismo, non puo' essere considerato espressione di giovanile entusiasmo nei confronti delle «scoperte» fatte in sede filologica e storico-critica a proposito di cio' che costituisce l’essenza del mondo greco, poiche' corrisponde piuttosto a una tesi solidamente argomentata in chiave strettamente filosofica. Ne e' prova il fatto che, anche nella revisione autocritica a cui si e' fatto cenno, dal sarcasmo feroce di cui sono investite molte pagine dell’opera resta immune, e anzi risulta ulteriormente rafforzato, il riferimento al dionisiaco come principio di individuazione dello spirito greco. In altre parole, il significato attribuito da Nietzsche al dialogo fra Mida e Sileno - «il Greco conobbe e senti' i terrori e le atrocita' dell’esistenza» - da un lato puo' essere motivatamente considerato l’approdo di una riflessione cominciata gia' alla fine degli anni sessanta, e dall’altro non puo' dirsi smentito o corretto dalla successiva evoluzione del pensiero dell’autore. Umberto Curi, Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche, Bollati Boringhieri, Torino 2008
Per 'il Greco' Nietzsche intende:
Platone
l'uomo greco
Sileno
Mida